Diversi studi internazionali di settore evidenziano che oltre la metà dei giovani mette il proprio benessere davanti alla retribuzione.
I giovani sono meno sensibili alla remunerazione in senso stretto: guardano piuttosto all’esperienza, al contesto lavorativo, alla tolleranza e all’apertura culturale perché sanno che da quello dipenderà la loro crescita professionale futura.
Come dovrebbero agire le aziende del territorio per offrire un posto di lavoro in cui i giovani possono conciliare la vita personale con l’impegno in azienda?
Le tensioni geopolitiche internazionali ed i cambiamenti climatici in corso richiedono di rivedere e ripensare le politiche di approvvigionamento e di utilizzo delle risorse energetiche.
Come si potrebbe contribuire ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche del pianeta in un’ottica di economia circolare?
L’emergenza COVID ha contribuito a dare una forte accelerazione alla Trasformazione Digitale in atto, in cui scuola e imprese hanno sperimentato in modo intenso la formazione a distanza.
Come pensi che dovrebbe essere gestita la DAD 4.0 (didattica a distanza) per permettere ai giovani di acquisire le competenze trasversali che la Trasformazione Digitale richiede per l’inserimento lavorativo?
Tutti i settori in cui si declina i valori del Made In Italy non possono più trascendere dalla crescente attenzione che i giovani hanno per i temi della responsabilità sociale ed ambientale.
Come promuovere le aziende del Made in Italy che oltre a Creatività ed Innovazione stanno caratterizzando la propria offerta con una forte attenzione alla sostenibilità ed alla circular economy?